Salve.Sono una ragazza di 25 anni affetta da sindrome di Marfan conclamata, con prolasso della mitrale, con lieve insufficienza aortica e mitralica e lieve dilatazione del bulbo aortico ( entro i 40mm); scoliosi marcata trattata chirurgicamente, petto carenato, sublussazione dei cristallini e distacco di retina in OS trattato chirurgicamente 2 anni fa.In più, come se tutto questo non bastasse, da circa sette mesi soffro di crisi d'ansia accompagnate da tachicardia ( fino a 140 b/m ) e accompagnati, anzi, preceduti da uno stato di agitazione latente. All'inizio mi è stato consigliato di trattare queste crisi ansiose con benzodiazepine, che io ho assunto sporadicamente e a dosaggi bassissimi; ora sto assumendo !/4 di compressa al giorno di Atenol e tutto sommato la situazione è migliorata, anche se le crisi d'ansia tornano in quantità minori ed in modo differente: è come se il cuore non ce la facesse a sostenere il ritmo, come se andasse sottosforzo, ed è una sensazione molto fastidiosa ( e che mi fa preoccupare ). Vorrei sapere se, aumentando i battiti, possono verificarsi problemi nonostante i betabloccanti. Grazie in anticipo per la sua risposta.
Risposta del medico
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Non si preoccupi del numero dei battiti cardiaci. Ritengo molto utile l’uso dell’atenololo però lo assocerei anche a trattamento continuativo con ansiolitici, in modo da eliminare del tutto i suoi disturbi.