I suoi fattori di rischio coronarico sono molto tranquillizzanti. Un elemento che può essere utile è la durata del dolore. Disturbi che durano attimi od al contrario ore non riconoscono in genere una causa cardiaca. Anche la localizzazione è importante: poter indicare con precisione millimetrica la sede del dolore orienta per una causa extracardiaca. Ulteriori indizi che orientano per cause non cardiache sono la variazione del disturbo con la posizione e le fasi del respiro.