Infezioni virali sistemiche possono essere associate con miocardite. Quest'ultima si sviluppa di solito dopo un periodo di latenza di diverse settimane dall'infezione iniziale. Ciò suggerisce l'intervento di un meccanismo immunologico. I fattori dell'ospite che si oppongono all'azione virale coinvolgono diversi meccanismi: a) la risposta anticorpale; h) una immunità mediata dalle cellule, comprendenti le cellule citotossiche T o i macrofagi; c) una citotossicità cellulare dipendente dagli anticorpi; d) gli interferoni. Negli animali le radiazioni, i disturbi nutritivi, l'esercizio fisico ed una precedente lesione miocardica aumentano la suscettibilità al danno miocardico da virus. Circa il 50% delle miocarditi acute sono causate da virus Coxsackie; i ceppi più comunemente implicati sono i tipi da B1 a B5, A4 e A16; il gruppo Echovirus degli enterovirus, specialmente dei tipi 9, 11, 22, possono anch'essi causare una miocardite acuta; le miocarditi da varicella, morbillo, cytomegalovirus, parotite, vaiolo, febbre gialla, virus respiratorio sinciziale sono rare. Nei casi fatali di poliomielite la miocardite è stata riportata con notevole frequenza. Nella sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) un interessamento cardiaco è comune, ma di solito clinicamente silente; in questa sindrome le lesioni miocardiche sono in particolare causate da toxoplasmosi e criptococcosi. Non e’ cosi’ definita una predisposizione genetica alle infezioni virali e tale relazione e’ ancora attualmente oggetto di studi.