Buongiorno,esami diagnostici n.2 eco color doppler. carotide sx n.1):Quadro caratterizzato dalla presenza di placca ad ecostruttura prevalentemente iso-iperecogena bulbo origine carotide interna determinante stenosi severa del lume con segni di impegno emodinamico (PSV>300cm/sec.)Arterie vertebrali pervie e normodirette. carotide sx n.2)Ispessimenti calcifici lungo il decorso della CC,alla biforcazione voluminosa placca fibrocalcifica a margini regolari che si estende lungo il decorso della CI con stenosi emodinamica.Paziente donna 83anni,ipertesa,non sono presenti altre comorbilità e non fa parte dei casi selezionati per l'intervento di stenting.Questi due eco color doppler sono completi e sufficienti per programmare un intervento di stenting o TEA?Qual'è l'intervento più idoneo?grazie
Una stenosi carotidea emodinamicamente significativa ( >70-75%) è generalmente considerata ad alto rischio di eventi ischemici cerebrali maggiori e definitivi ( ictus) e/o minori e transitori (TIA). E’ evidente che tale rischio diventerebbe una quasi certezza se la paziente in anamnesi riferisse di aver sofferto di sintomi dovuti ad insufficienza circolatoria cerebrovascolare. La signora non ci parla di sintomi, quindi potremmo considerarla asintomatica. Se non ci sono copatologie gravi, come sembra da quanto descrive, io opterei di sicuro per un intervento chirurgico tradizionale di TEA ( tromboendoarterectomia) in anestesia locale o loco-regionale . Si tratta di un intervento che nelle mani giuste, pur essendo per ovvii motivi delicato, ha un rischio operatorio basso. Quanto detto vale anche e soprattutto, se consideriamo la ‘’giovane età ‘’ della signora, le condizioni generali buone e quindi una spettanza di vita presumibilmente ancora lunga. L’intervento infatti rappresenta la migliore prevenzione di ictus e TIA.