Gentile utente,
il caso da lei proposto conferma quanto sia scarsamente utile un aiuto a distanza in quanto non è possibile gestire un problema così grave fornendo solo un superficiale parere sugli effetti dell'acido muriatico nell'organismo umano (notoriamente di tipo corrosivo).
Il suo amico ha bisogno di essere seguito attentamente (nel caso non lo fosse già) da uno specialista che definisca innanzitutto il quadro e l'ampiezza del disturbo psicotico e stabilisca una cura farmacologica adeguata, eventualmente affiancandola ad una psicoterapia.
Allo stesso tempo è necessario considerare lucidamente il fatto che, se i comportamenti del suo amico evidenziano finalità autolesionistiche, ciò può comportare rischio suicidario.