Salve, vorrei un vostro parere per cercare di uscire da questo inferno. Da circa 3 anni soffro di dolore e urgenza in fase minzionale tutto questo a causa di una prostatite batterica causata da rapporto anale non protetto curata e guarita. Ho eseguito vari esami tra cui: - Ecografia app. urinario: reni in sede anatomica, per orientamento e caratteri morfovolumetrici a contorni netti; conservato lo spessore e l'ecogenicitá del parenchima con buona differenziazione cortico midollare irregolare rappresentazione degli echi del seno pielico. Non evidenti formazioni espansive nel contesto pielo parenchimale. Non evidenti segni di sovradistensione delle vie escretrici esplorabili. Vescica mediana distesa (443,8cc) con pareti integre e simmetriche di spessore regolare con profilo endolume liscio ed a contenuto transonico omogeneo. Non evidenti alterazioni della giunzione uretero vescicale da ambo i lati. Residuo post minzionale calcolato in 24,6cc Prostata in sede di volume (mm 37,8x28,7x35,2 - volume. 20,1cc) nella norma a margini regolari ed ad ecostruttura normoecogena e finemente disomogenea con evidenza in sede mediana di alcune minute calcificazioni amorfe come da verosimili esiti flogistici senza chiara evidenza di lesioni focali. - Uroflussometria: morfologia della curva a campana con valori di flusso nella norma residuo post-minzionale di circa 20 ml. Flusso massimo: 15,7 ml/s Flusso medio: 8,7 ml/s Periodo di svuotamento: 24,6 secondi Periodo di flusso: 23,8 secondi Tempo per arrivare al flusso max: 5,6 secondi Volume svuotato: 207,9 ml Flusso a 2 secondi: 7,5 ml/s Accelerazione: 2,8 ml/s VOID: 15/210/20 Residuo di volume 20 ml - Cistoscopia: agevole introduzione del cistoscopio. Uretra peniena con piccola stenosi valicata. Mezzo limpido. Collo vescicale rilevato stenotico e rigido. Osti in sede e normoeiaculanti. Mucosa pallida su tutto l'ambito. Assenza di lesioni vegetanti aggettanti nel lume vescicale. Assenza di red patches patologiche. L'operatore durante la cistoscopia ha detto che le pareti della vescica non mostrano minimamente segni da sforzo (stranamente visto che sono 3 anni che sto così) Si prescrive Xatral 10 mg dopo cena. Diciamo che da quando assumo Xatral (da 8 giorni) ho notato: esitazione assente in fase di inizio minzione, minore frequenza minzionale, dolore dopo eiaculazione quasi del tutto assente. La mia domanda è: l'esigenza continua di urinare 7/8 volte al giorno è legata unicamente alla sclerosi del collo vescicale oppure, in base agli esami svolti, è presente anche vescica iperattiva/neurologica in questo caso? E' possibile che la sclerosi non solo possa infiammare la prostata ma possa darmi tutti questi stimoli ad urinare? Tengo a precisare che fino a tre anni fa non ho mai avuto problemi di alcun tipo nell'urinare o nel trattenere l'urina. Grazie mille per l'attenzione Cordialmente
Verosimilmente la brutta prostatite ha reso evidente la predisposizione costituzionale anatomica costituita da un collo vescicale non compiacente (cosiddetta stenosi / sclerosi). Questa circostanza non è così rara. Il flusso urinario non è pessimo, ma certamente ai limiti inferiori della norma per un uomo di 31 anni. Per dimostrare una iper-attività vescicale bisognerebbe eseeguire una indagine urodinamica (studio pressione / flusso), che non sarebbe certo un grave impegno, ma la sua storia non porta certo a pensare facilmente ad una vescica neurologica. In una condizione come la sua gli stimoli frequenti potrebbero essere banalmente legati ad una elevata introduzione di liquidi, consiglio universale degli urologi in tutte le situazioni infiammatorie. Ben venga se farmaco alfa litico le dà un transitorio giovamento, questo ha solo un'efficacia funzionale a breve termine e non curativa a lungo termine. E' probabile che la componente irritativa legata alla prostatite tenda ad attenuarsi nel tempo, in caso contrario saranno da valutare le indicazioni ad un intervento endoscopico disostruttivo.