Il test CDT, abbreviazione del termine inglese Carbohydrate Deficient Transferrin, è costituito da una glicoproteina prodotta dal fegato, la cui concentrazione nel sangue aumenta nei soggetti che fanno abuso di alcol. Tale incremento avviene quando il soggetto ha consumato in media più di sessanta grammi d’alcol al giorno per più di una settimana (sessanta grammi d’alcol corrispondono approssimativamente ad una bottiglia di vino leggero oppure ad un litro e mezzo di birra). Quando il consumo viene interrotto, ci vogliono parecchi giorni (almeno 3 settimane) di astinenza prima che la concentrazione di CDT nel sangue diminuisca. Quando il CDT è elevato, vi è praticamente la certezza di essere di fronte ad un soggetto etilista. Il test è peraltro indipendente dall’età, dall’assunzione di medicinali, dalla presenza di altre patologie, ed il suo aumento è osservato nei soggetti che abusano di alcol sia regolarmente che irregolarmente (per esempio, le ubriacature del fine settimana).