Buongiorno, scrivo per avere consigli circa un problema che interessa mio padre (quasi 70 anni, fumatore da decenni, con lievi problemi alla prostata e lieve ipertensione sotto controllo). A inizio marzo ha cominciato a manifestare uno sfogo (chiazze rosse) sulla pelle, quasi esclusivamente di gambe e braccia. Da più di un mese assume levalon 140 mg due cp al gg, su indicazione del medico di base, che ha ipotizzato possa trattarsi di un problema al fegato. Nonostante ciò, lo sfogo si è esteso e durante la notte si infiamma, causandogli prurito, a volte più intenso, a volte meno. Durante il giorno invece non gli provoca fastidio. Le chiazze rosse più grandi hanno la grandezza di una moneta, alcune si sono "seccate" (pelle ruvida). Data la situazione di emergenza dovuta al coronavirus, vorremmo evitare, finché possibile, che mio padre esca per sottoporsi alle suggerite analisi del sangue, anche perché in famiglia ci sono altri due soggetti a rischio. Suggerite una eventuale terapia alternativa? Pensate possa trattarsi una patologia del fegato o della pelle? Consigli su come agire?
Gentile signora, le macchie arrossate alla cute delle gambe di suo padre possono avere molteplici cause e quella della sofferenza epatica mi sembra la meno probabile, se suo padre non è un epatopatico cronico grave. Altre ipotesi: eritema nodoso? Vasculite allergica, auto-immune? Dermatite di natura batterica? Non è possibile consigliare una terapia in assenza di una diagnosi sicura. Consiglierei solo creme emollienti in attesa di una visita specialistica e degli esami.