Direi certamente di sì per quanto riguarda la fibrillazione atriale. Elementi di attenzione mi sembrano tuttavia essere da una parte un buon controllo della frequenza cardiaca (di solito di facile attuazione) e dall’altra una valutazione del grado di correzione ottenuto con l’intervento di riparazione valvolare e il livello di funzione ventricolare, elementi che certo il suo medico curante può trarre da controlli ecocardiografici che avrà certamente eseguito dopo l’intervento, ma che nella sua domanda non mi riferisce.