Per prima cosa, cercheri di separare i due tipi di vertigine, soggettiva e oggettiva, perchè il primo tipo non è una vera vertigine bensì una sorta di "sbandamento" che può avere quarantamila cause diverse e tra loro coincidenti. La vertigine oggettiva è invece sicuramente derivante da una disfunzione degli organi dell'equilibrio (sistema cocleo-vestibolare) oppure delle vie nervose ad esso più o meno direttamente collegate. Quando parlo di vie nervose intendo precisamente alcuni fasci di fibre di tessuto nervoso che viaggiano attraverso l'encefalo mettendo in comunicazione diversi gruppi di neuroni. In altri termini, se esistono delle vertigini oggettive, il medico sa già dove "andare a cercare" (e non la "cervicale", per carità!). Se sono vertigini soggettive spesso l'ultima parola ce l'ha lo psicoterapeuta, non senza però aver fatto prima una visitina dal cardiologo.
Saluti