Il mio consiglio è di rivolgersi innanzitutto ad un allergologo per accertare la presenza di una bronchite asmatica, che non si "avverte" ma si diagnostica sulla base di un esame clinico. Probabilmente i suoi disturbi consistono nella presenza di un leggero "sopraffiato", di tosse, ed aumento delle secrezioni bronchiali. Può darsi che, effettuata la visita, l'allergologo, accertata la presenza di un disturbo su base allergica, le consigli di effettuare una terapia. A tale riguardo posso dirle che all'epoca gestazionale nella quale lei si trova non vi sono più rischi teratogeni (cioè di malformazioni) per il feto. In generale in gravidanza possono essere utilizzati con tranquillità gli antitosse come il destrometorfano; viceversa i preparati contenenti oppiacei come la codeina possono determinare depressione respiratoria del neonato, specie se utilizzati in prossimità del parto.
Gli espettoranti a base di acetilcisteina e ambroxolo sono molto ben tollerati. Per quanto riguarda i decongestionanti nasali a base di efedrina, nafazolina, imidazolina, ecc., vanno usati con moderazione e per brevi periodi. Gli antistaminici, anche se molti produttori ne sconsigliano l'uso in gravidanza, possono essere utilizzati, se effettivamente necessario, sotto stretto controllo medico. Stesso discorso vale per i cortisonici. Molti studi infatti dimostrano che nelle donne asmatiche in gravidanza c'è una maggiore incidenza di preeclampsia, parto pretermine e basso peso alla nascita, ma non si sa con esattezza quanto questo possa dipendere dalla malattia stessa o dall'effetto dei farmaci utilizzati per curarla. Se vuole approfondire quest'argomento le consiglio la lettura di questo articolo: http://www.farmacovigilanza.org/corsi/050430-06.asp
Risposta a cura del Dott. Francesco Guida U.O.S.C. Ginecologia e Ostetricia A.O.R.N. "A. Cardarelli" - Napoli