Buona sera.
vorrei esporle il mio problema. Ho effettuato una donazione di sangue a fine giugno 2018, mentre la precedente era di novembre 2017, e dalle analisi sono risultato positivo alla sifilide. Subito dopo ho effettuato i test conferma, consigliati dal medico del reparto malattie infettive dell'ospedale, con i seguenti risultati: v.d.r.l. positivo, t.p.h.a positivo, igg 13.11 e igm 2.86. i risutalti sono arrivati dopo dieci giorni e nel frattempo sono apparsi macchie rose su piedi e torace. il dottore mi ha prescritto sigmacillina n.2 fiale una volta a settimana per quattro settimane. ho ancora dei dubbie vorrei dei chiarimenti:
1) non ho avuto un sifiloma primario, o forse non l'ho osservato direttamente e non ho avuto la risposta jh quando ho iniziato la cura, è normale?
2) la cura è adeguata e perché dura cosi tanto? avevo letto che bastava una sola iniezione.
3) quando mi posso considerare guarito, o per lo meno non infettivo? per me è stato un fulmine al ciel sereno averlo scoperto è ho paura anche a salutare dando un bacio a una persona, sto usando tovaglie e posate separate per non avere il preoccupazioni, naturalmente rapporti sessuali sono esclusi.
4)quali valori dalle analisi indicheranno che non è più presente il virus e quali valori resteranno per sempre positivi?
grazie. cordialmente
il sifiloma primario non sempre è presente. La terapia è quella giusta: Le cautele opportune sono quelle sessuali e la trasmissione ematica; il resto non serve a niente. La guarigione è correlata col monitoraggio della VDRL.