Mi scuso per il ritardo nella risposta.
1. Mediante un catetere, dopo individuazione della via anomala sottesa al WPW, si è proceduto a distruzione della stessa mediante energia termica (ablazione con radiofrequenza).
2. In base alla descrizione del caso, si ritiene del tutto ragionevole la prosecuzione dell'attività sportiva soprattutto se di tipo aerobico.
3. Il rischio potenziale di incorrere in tachiaritmie esiste, anche se nel Suo caso sembrerebbe basso. Uno studio elettrofisiologico, anche transesofageo, potrebbe meglio quantificare il rischio.
4. E' da ritenere che Lei possa fare tutto quello che il buon senso suggerisce tenendo conto della presenza, anche se ragionevolmente bassa, di una situazione potenzialmente aritmogena, ma non necessariamente maligna.
5. Una recidiva post-ablazione è possibile, anche se rara. Può essere dovuta a numerosi fattori: ad esempio, alcune fibre possono non aver raggiunto, in corso di procedura, la temperatura ottimale superiore ai 50°C e recuperare successivamente una capacità conduttiva alla quale può seguire, anche a distanza di tempo, un'evento aritmico clinicamente evidente.
La ringrazio per la domanda.