Buonasera, sono una ragazza di 20 anni molto ansiosa ma che mai ha sperimentato attacchi di panico veri e propri prima. Due sere fa sono uscita con il mio ragazzo nel solito locale tranquillo, quando all'improvviso ho sentito un fortissimo giramento alla testa e la sensazione di svenire, il cuore ha cominciato a battere velocissimo, ho sentito sudori freddi, brividi e subito dopo vampate di calore, l'aria mi mancava e percepivo un urgente bisogno di vomitare. Ciò che ho provato è stato un totale caos: terrore di un infarto o un ictus sono state le mie prime "autodiagnosi".
Sono uscita accompagnata dal mio ragazzo preoccupato per la mia situazione, arrivati in macchina stavo per calmarmi quando la sensazione di terrore provata poco prima si è ripresentata più forte che mai con l'aggiunta di difficoltà a respirare, tremori, formicolii. Sono scoppiata a piangere ma continuavo a ripetermi che mi sarei calmata con la vicinanza e la sicurezza trasmesse dal mio lui. Dopo il pianto, in circa dieci minuti, è tutto tornato nella norma.
Vorrei sapere se si è effettivamente trattato di un attacco di panico, anche se non capisco come sia stato possibile dato che non mi sentivo minimamente a disagio prima, anzi. Sono sempre stata ansiosa e un po' paranoica, ma non ho mai sperimentato un episodio simile prima. Da quando è successo ho una grandissima paura che possa ricapitare in modo magari peggiore facendomi fare brutte figure in pubblico (sono molto timida). Si è trattato di un vero attacco di panico? Grazie mille per la disponibilità.
Posto che immagino che se ha avuto già momenti simili, abbia fatto un controllo dal suo medico di medicina generale per escludere possibili patologie organiche (ed è molto probabile che non ve ne siano, da quanto Lei riferisce), il Suo può effettivamente essere un attacco di panico. Tutti i sintomi che lei ha accusato sono espressione di un picco di ansia; l'ansia si manifesta con sintomi a livello corporeo, così variegati come Lei ha sperimentato.
Tipicamente gli attacchi di panico possono presentarsi senza che vi sia un chiaro ed evidente fattore scatenante; cionondimeno, ad una accurata e sufficientemente durevole indagine psicologica si possono evidenziare dei fattori di soglia (fatti esteriori e pensieri, problematiche interiori di fondo) che rendono plausibile lo scatenamento dell'ansia.