L’amilasemia di per sé non è indicativa di univoca patologia, in quanto può essere aumentata in svariate condizioni cliniche. Essenzialmente poi è necessario sapere se l’aumento dell’amilasi riflette la quota derivata dalla frazione salivare/intestinale o dalla quota pancreatica. Infatti l’amilasemia si suddivide in 2 frazioni, cosiddette isoenzimi, uno di pertinenza salivare e l’al’altro di pertinenza pancreatica. Le consigliamo quindi di ripetere il prelievo ematico per amilasemia richiedendo gli isoenzimi dell’amilasi. Per quanto riguarda invece i trigliceridi, bisogna verificare se, precvedentemente al momento del prelievo ematico, sia stato osservato un digiuno di almeno 18 ore. Infatti è necessario che venga osservato un digiuno di tale entità per poter dare affidamento al test dei trigliceridi.