L’epatite C è una malattia assai diffusa, soprattutto nel nostro paese e richiede un approccio da parte di un medico specialista epatologo che ne permetta una caratterizzazione ilpiù possibile precisa. Ciò non può, allo stato essere fatto nel suo caso, in quanto non ci mette al corrente di una quantità di informazioni indispensabili per poter rispondere alla sua domanda. Infatti ci possono essere varie condizioni cliniche, differenti tra loro, ma tutte sotto il nome generico di epatite C: si può andare da una condizione di assenza di segni di danno epatico, cioè con valori di transaminasi costantemente nella norma (portatore asintomatico), ad una condizione con presenza di segni avanzati di danno epatico, cioè già con una cirrosi con segni e sintomi conclamati. Pertanto la prima cosa da fare è rivolgersi ad un medico specialista epatologo che la segua nell’iter diagnostico ed eventualmente terapeutico e le dia dei consigli anche in merito alla infettività, cioè alla sua possibilità di trasmettere l’infezione alle persone che le sono vicino. Per quanto riguarda la dieta da seguire, questa varia a seconda se abbia un peso normale o se sia in soprappeso. In quest’ultimo caso va fatta una dieta ipocalorica al fine di ripristinare un peso normale. Infine, una regola generale e balida per tutti coloro che presentano un problema come il suo, è di non assumere bevande alcoliche di alcun tipo, perché l’alcol rappresenta un valido alleato di ogni altro fattore di danno epatico e quindi anche del virus C dell’epatite. Per fortuna, comunque, c’è da considerare che attualmente esistono, per i casi in cui sia indicato, efficaci terapie farmacologiche, rappresentate dall’associazione di interferone pugilato e ribavirina, con otiime percentuali di successo terapeutico, cioè di guarigione clinica. Pertanto, data anche la sua giovanissima età è obbligatorio prendere in considerazione con la giusta attenzione questo problema.