La sindrome di Gilbert è una condizione del tutto benigna che non provoca alcun danno al fegato. Lei può continuare a condurre una vita normale e a mangiare come una persona normale. Essa è causata da una ridotta capacità da parte delle cellule epatiche a catturare o a trasportare all’interno della cellula la bilirubina non coniugata (prodotto di degradazione dell’emoglobina derivante dai globuli rossi distrutti per normale invecchiamento). Si può ottenere una regressione dell’aumento della mediante vari farmaci induttori enzimatici (glutetimide, clorciclizina, barbiturici non ipnotici) e, più comunemente, con il fenobarbitale. Tuttavia, l’uso di questi farmaci, oltre a non portare nessun beneficio, provoca effetti collaterali soggettivi spiacevoli e anche dannosi, potendo interferire sul metabolismo di altri farmaci.