L’esame Holter ha messo in evidenza la natura degli episodi di tachicardia di cui probabilmente soffriva. E’ una forma di tachicardia benigna, frequente nelle donne, curabile sia con farmaci (non pericolosi) che con procedure di ablazione. Queste ultime sono indicate in caso di non risposta ai farmaci, ma anche in prima battuta. Consistono nel rimuovere con dei cateteri il circuito elettrico impazzito all’interno del suo cuore. Sono curative in oltre il 95% dei casi (guarisce) e molto poco pericolose in buone mani.