Grazie del contatto. Le premetto che in questo caso la statistica non può essere di aiuto per una risposta che sia realistica perché la “sopravvivenza” dipende da diversi fattori, tra i quali il diametro dell’aorta globalmente (cioè compresa la zona dissecata), la presenza o meno di flusso nel falso lume del vaso (cioè all’interno della zona dissecata) e, non ultimi, i livelli di pressione arteriosa nella persona e la familiarità per dissecazione. Attualmente seguiamo oltre 20 persone con dissecazione aortica cronica e – tra queste – il pz che da più tempo è portatore di dissecazione ha 65 anni e risulta dissecato da 10 anni. Conduce una vita regolare, tranquilla e mantiene la pressione arteriosa sempre tendenzialmente bassa ed esegue un controllo ogni 3-4 mesi. Un mese orsono, in Pronto Soccorso si è presentato un Pz che 30 anni prima era stato sottoposto ad un analogo intervento cardiochirurgico e che presentava una dissecazione cronica.