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Sono un atleta agonista di triatlon di 37

sono un atleta agonista di triatlon di 37 anni,alto 1,76,peso 94kg tipologia mesomorfo,dopo anni di salute smagliante e dieta da sportivo controllata e bilanciata,a seguito ricovero causa dispinea grave con quadro clinico compatibile con scompenso cardiaco, veniva riscontrato: scompenso cardiaco congestizio.cardiomiopatia dilatativa.l esame ecocardiografico :ventricolo sx di forma globosa e dilatato -edv cc 330 circa; spessore aumentato cm 1.25 o lievemente maggiore , cinesi depressa FE 20% , non chiara evidenzia di alterazioni segmentarie della cinesi, mitrale:aspetto daa basso flusso.insufficenza +(+)\++++. pattern di riempimento e TDI dell' anulus settale suggestivi di incremento della pressione di riempimento, atrio sx dilatato :volume cc 127.0. aorta insufficenza apparententemente lieve.buona apertura.Sez destra:ventricolo dx ipocinetico,insufficenza tricuspidale modesta con V max di m 3.3\sec,a fronte di VCI dilatata - 3.0 cm - e priva di variazioni respiratorie.la mia domanda dato che per un mese questa patologgia era stata questa curata come broncopolmonite asmatiforme acuta riempendomi di bentelan in fiale e antibiotico fiale senza logicamente nessun risultato anzi con un accumulo sproporzionato di liquidi possa aver creato dei danni alla patologgia reale da momento che gia in tre giorni di uso di solo lasix 4 ml mattina e 4ml alle 18.00 mi ha fisicamente gia permesso di dormire coricato e una energia inaspettata? ma il mio cuore è seriamente compromesso ma perche dopo essere uscito dall ospedale gia due ore dopo patevo svolgere un allenamento leggero di 90 minuti tutto andato come ogni allenamento?non è normale che un atleta agonista e che svolga un lavovo quotidiano molto pesante fisicamente da eta infantile abbia un cuore più grosso?grazie di tutto aspetto con pasienza la vostra gentile disponibilita grazie molte.giuseppe da palermo
Risposta del medico
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Esiste un adattamento cardiaco allo sforzo che avviene con modalità diverse a seconda della attività sportiva; tuttavia la funzione ventricolare si mantiene inalterata o comunque non si discosta molto dai valori normali. Quello che lei mi descrive è invece il quadro di una cardiomiopatia dilatativa tipica. E' vero che la terapia con cortisone può aver determinato un ulteriore sovraccarico di liquidi che ha peggiorato il quadro clinico dello scompenso cardiaco ed è altrettanto vero che la terapia con Lasix, riducendo il lavoro cardiaco, migliori la sua tolleranza allo sforzo. Sarebbe interessante sapere se lei ha fatto uso di sostanze anabolizzanti durante la sua carriera di atleta agonista, ma è soprattutto necessario che lei sospenda almeno per tre mesi anche l’allenamento per verificare se in questo lasso di tempo vi può essere un processo di rimodellamento inverso, cioè se le dimensioni del cuore e la insufficienza mitralica diminuiscono e gli indici di funzione migliorano.
Risposto il: 20 Dicembre 2006