Sono un ex fumatore e nel gennaio 2007, a seguito di un ECG sotto sforzo, è stata rilevata un'extrasistole ventricolare isolata durante fase attiva. Venivo poi sottosposto a TAC cuore che mostrava la presenza di stenosi 40-50% a carico del tratto prossimale dell'arteria discendente anteriore. arteria irconflessa e coronaria dx esenti da lesioni aterosclerotiche stenosanti. Venivo quindi ricoverato e in febbraio sottosposto a cateterismo cardiaco sinistro, coronografia selettiva destra e sinistra.
Coronografia sinistra: tronco comune indenne; ramo interventricolare anteriore stenosi lunga 75% a morfologia irregolare al tratto prossimale; ramo circonflesso indenne; coronaria dx: indenne.
Pertanto è stata effettuata nella stessa seduta un'angioplastica percutanea su arteria discendente anteriore al tratto prossimale con posizionamento di endoprotesi coronarica medicata con taxolo (Taxus Libertè 3.5x28mm).
Per un anno mi è stato prescritto doppio aggregante, ticlopidina da 250mg e cardirene da 160 mg.
Nell'arco dell'anno mi sono sottoposto a varie visite, tutte con esito positivo.
A distanza di 1 anno non prendo più ticlopidina e il cardirene da 160 è stato ridotto a 75 mg.
DOMANDA: A DISTANZA DI 18 MESI DALL'IMPIANTO DI STENT QUALI SONO I CONTROLLI PIU' IDONEI DA EFFETTUARE PER CONTROLLARE CHE LO STENT SI SIA BEN IMPIANTATO ?
E' VERO CHE E' NECESSARIO RICONTROLLARE LO STENT DALL'INTERNO?
ATTUALMENTE LA MIA PRESSIONE SANGUIGNA OSCILLA DA 120/130-70/75.
Ringrazio anticipatamente, cordialità
Risposta del medico
Paginemediche
Direi che non sono necessari ulteriori accertamenti se non l’eventuale effettuazione di un test da sforzo, direi ogni 2 anni. Il periodo più critico per la possibile ricostruzione dello stent è quello dei primi 6 mesi dopo l’impianto.