Temo purtroppo che la diagnosi e i regolamenti non lascino ulteriori spazi di discussione. D’altra parte la sindrome di Brugada comporta comunque il rischio di gravi aritmie che qualora dovessero verificarsi in un ambiente sfavorevole quale quello di una nave in navigazione comporterebbero per lei un pericolo di vita veramente elevato e mi sembra quindi corretta la decisione presa nel suo stesso interesse.