Gentile collega,
come sai la presenza di extrasistoli anche frequenti (>30/ora) si associa a rischio minimo in assenza di cardiopatie organiche. Il rischio aumenta in presenza di cardiopatia o di riduzione della frazione di eiezione.
Nel tuo caso, pur essendo presenti frequenti extrasistoli ventricolari, sembra che tu abbia escluso, attraverso gli esami del caso la presenza di una cardiopatia sottostante e/o di una patologia dell’apparato gastrointestinale, quindi ci troviamo di fronte a una extrasistolia significativa per numerosità e a basso rischio. Oltre alla eliminazione di alcoolici e bevande eccitanti che avrai sicuramente già fatto, se non lamentassi un fastidioso disturbo soggettivo, non consiglierei di modificare nulla e di continuare con l’uso dei betabloccanti. Riferendo, tuttavia, un “fastidio soggettivo notevole” posso consigliare, di prendere in considerazione, con il cardiologo curante, l’uso di altro tipo di antiaritmici quali quelli della classe I.