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Esperto Risponde

Sono un uomo di 43 anni, 1,87 di altezza e 130

Sono un uomo di 43 anni, 1,87 di altezza e 130 chili di peso. Soffro da un paio di anni di ipertensione che sto curando sotto controllo medico con un ACE inibitore (Zestril) e con mezza pasticca di betabloccante (Atenololo). In questo modo la pressione si è stabilizzata sui 135/85. Nelle ultime settimane ho notato che al mattino presto i valori pressori raggiungono spesso i 180/120, per poi normalizzarsi nel corso della giornata, a volte ricorrendo ad un diuretico. Ho effettuato un eco cardio color doppler qualche giorno fa ed è stata rilevata, oltre ad una già nota ipertrofia ventricolare sinistra, una scleroectasia del bulbo dell'Aorta (38 mm) e dell'aorta discendente (42 mm) e mi sono molto preoccupato. Le mie domande sono essenzialmente tre: a cosa sono dovuti i picchi pressori mattutini? Posso fare qualcosa per combatterli? (la cosa mi provoca Ansia e paura); la scleroectasia del bulbo e dell'aorta sono preoccupanti? Possono rientrare se mi metto seriamente a dieta e diminuisco di qualche decina di chili? Il mio Cuore è definitivamente compromesso o il problema può rientrare? una moderata attività sportiva non agonistica può aiutare il quadro generale? Grazie anticipatamente.
Risposta del medico
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No, il suo cuore non è definitivamente compromesso perché l’ecocardiogramma non ha rilevato una disfunzione del ventricolo sinistro ma solo un’ipertrofia di parete. Tuttavia, la situazione deve essere tenuta attentamente sotto controllo: il mio consiglio è quello di aumentare la terapia anti-ipertensiva, aggiungendo una farmaco o aumentando la dose di quelli che già assume, parlandone però assolutamente prima con il suo medico di famiglia. E’ importante riuscire a evitare i picchi di rialzo pressorio. Gli altri parametri rilevati all’ecocardiogramma non sono preoccupanti. Inoltre, è fondamentale che Lei dimagrisca: Lei è affetto da obesità di 2^ grado (il suo indice di massa corporea, o BMI, è 37), e l’obesità può favorire l’insorgere di ipertensione arteriosa. E’ inoltre opportuno, se non l’ha già fatto, eseguire gli esami del sangue per controllare in particolare la glicemia, il colesterolo e i trigliceridi, e la funzionalità del rene. L’attività sportiva va bene, deve essere costante e di moderata intensità; può svolgerla dopo aver adeguato la terapia medica e aver ottenuto un migliore controllo dei valori di pressione.
Risposto il: 18 Luglio 2005