La durata della prosecuzione del Coumadin dopo un episodio di embolia polmonare è argomento dibattuto. In genere, se non esistono fattori predisponenti, la terapia anticoagulante viene proseguita per 6 mesi-1 anno. La ricanalizzazione del trombo non è un criterio assoluto per la prosecuzione o l’interruzione del trattamento. La prosecuzione del Coumadin è necessaria se persistono fattori predisponenti come gli anticorpi antifosfolipidi, anticardiolipina o LAC o altri fattori di trombofilia.
La storia di embolia polmonare in sé non rappresenta un rischio per l’infarto miocardico né in genere danneggia il cuore al punto da renderlo insufficiente ad una normale vita di relazione. La presenza di anticorpi antifosfolipidi, anticardiolipina, e LAC può predisporre all’infarto.
Il Coumadin va evitato in gravidanza e l’alternativa è l’eparina.
L’argomento è piuttosto complesso e le consiglio di discuterne con i medici che la hanno seguita finora e che sicuramente avranno eseguito lo screening dei fattori predisponenti alle trombosi e tutte le altre valutazioni opportune.