L’età sarebbe quella giusta per la forma più frequente d’ipertensione arteriosa, cioè quella cosiddetta “primitiva” (perché non se ne conosce la causa). In questo senso sarebbe importante sapere se nella sua famiglia altri parenti prossimi soffrono di pressione alta. Da quel che riferisce sembrerebbe di capire che la pressione alta non ha ancora determinato danni rilevanti al suo organismo e questo è una cosa buona. Per quel che concerne la terapia le consiglio di non preoccuparsi se il primo farmaco non fa effetto, come diceva un famoso esperto della malattia, l’ipertensione è come la febbre, cioè un “sintomo” che può essere determinato da molteplici malattie che richiedono cure diverse. Lo stesso è per gl’ipertesi: non tutti rispondo allo stesso farmaco allo stesso modo ed è praticamente impossibile per noi medici sapere “a priori” con certezza qual è il farmaco giusto. Per fortuna attualmente abbiamo a disposizione numerosi farmaci in grado di “aggredire” l’ipertensione da diversi punti d’attacco. L’importante nel suo caso è avere pazienza e “lavorare” insieme con il suo medico per elaborare la cura per lei migliore e che dovrebbe includere anche appropriate misure non farmacologiche (controllo del peso corporeo, dieta equilibrata con pochi grassi e poco sale, regolare esercizio fisico aerobico di intensità lieve-moderata, evitare sostanze che possono aumentare la pressione come la liquirizia, la nicotina, grandi quantità di caffeina, etc.).