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Sono una signora di 71 anni (altezza 1,7o, peso

Sono una signora di 71 anni (altezza 1,7o, peso 74). Sono affetta da fibrillazione atriale rilevata nel 2006 e subito sottoposta ad ablazione con l'assicurazione che non avrei avuto altri episodi di FA. Dopo un anno nuovamente FA con conversione elettrica. A distanza di 5 mesi nuova FA e nuova conversione elettrica dopo 20 gg di fibrillazione. Dopo 2 gg nuovo episodio di FA, ora da 7 gg sono fibrillante si parla di fare un esame elettrofisiologico e un'eventuale altra ablazione. La terapia è di ipotensivi, anticoagulanti (sintrom), betabloccanti e almarytm (2cp da 100 mg mattina e sera) + congestor, ultimamente entrambi sostituiti da Rytmonorm, 2 cp da 300mg, ora aumentato da 2 cp e mezza. Potrebbe l'Fa derivare da una scarsa copertura di antifibrillanti? Non sarebbe forse il caso di cercare, per la cardioversione, prima una via farmacologica anzichè elettrica? ed è utile un'altra ablazione visti gli scarsi risultati della prima? Cosa mi consigliate di fare, perchè a questo punto sono molto confusa ed estremamente preoccupata. Ringraziandovi anticipatamente per i quanto vorrete consigliarmi, invio distinti saluti.
Risposta del medico
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Purtroppo l’ablazione della fibrillazione atriale non sempre fornisce risultati definitivi ed il suo caso rientra in questo ambito; è possibile che la copertura farmacologica sia insufficiente, ma questa è una valutazione che solo con una valutazione clinica diretta è possibile fare; pertanto la inviterei a far riferimento al suo Medico di medicina generale e/o ad un Cardiologo di fiducia o ad un Centro Aritmologico per gli accertamenti opportuni (e per valutare fra le altre cose l’opportunità di ripetere una procedura ablativa).
Risposto il: 21 Dicembre 2007