Egregi Dottori, ho 42 anni, non fumatore, astemio. Circa 10 giorni fa, a seguito di masturbazione, ho notato che il mio sperma era di colore giallo/marrone. L'indomani il colore era tornato normale, ma è subentrato un dolore al pene, (come se ci fosse qualcosa internamente più o meno all'altezza del glande) e un un leggero bruciore durante la fuoriuscita delle prime gocce di urina. Questi fastidi sono durati circa una settimana. Aggiungo che non ho rapporti completi da diversi mesi.
Ho effettuato esame delle urine, urinocoltura e spermiocoltura. Tutto è risultato nella norma, senza presenza di batteri. Ieri sono stato da un urologo.
Dopo l'esplorazione rettale (piuttosto dolorosa), il medico mi ha diagnosticato un'infiammazione della prostata e mi ha prescritto: Levoxacin 500mg (1 cp al dì per 14gg) e Lenidase (2 cp al dì per 30gg). Volevo sottoporVi un quesito: perché un antibiotico in assenza di batteri? E' prassi normale, in questi casi? Grazie. Cordiali saluti.
Il sospetto di una prostatite è evidente, evidenziare la presenza di batteri è sempre molto difficile ed in molti casi presumibilmente non ve ne sono, trattandosi semplicemente di infiammazione e congestione. D'ogni modo è generica abitudine specialistica quella di prescrivere comunque degli antibiotici. Noi non siamo di questa opinone per vari motivi, ma è comunque solo un nostro punto di vista che non possiamo considerare una regola generale.