La malattia raggiunge la sua massima gravità nel corso dello sviluppo osteo-cartilagineo.
Nel suo caso è quindi stabile, però è chiaro che si tratta di una condizione di relativa maggiore "fragilità", per cui è possibile che alcuni disturbi naturalmente connessi all'invecchiamento possano risultare più gravosi nei portatori di questa malformazione. Inoltre, vanno regolarmente controllate (anche se a scadenze molto larghe) le condizioni di possibile conflitto tra contenente (giunzione atlo-occipitale) e contenuto (tratto cervico-spinale e bulbo) che possano venirsi a produrre nel tempo.
Saluti
P.S. dubito che la memoria possa essere colpita da questa malattia