Vorrei sottolineare, prima di rispondere, la necessità, quando ci troviamo di fronte alla diagnosi di ipertensione arteriosa, di un’accurata ricerca delle cause della stessa. Inoltre le misure non farmacologiche per controllare uno stato ipertensivo possono risultare inefficaci, nel qual caso non vanno abbandonate, ma vi deve essere associato un appropriato trattamento farmacologico, in quanto in ogni caso possono cooperare al controllo dei valori pressori. I capisaldi del trattamento non farmacologico dell’ipertensione arteriosa si basano su DIETA, ATTIVITA’ FISICA, CONTROLLO DELLO STRESS.
La dieta deve tendere in primo luogo al raggiungimento del peso ideale: talora in alcuni soggetti è sufficiente questo provvedimento per assistere alla normalizzazione dei valori pressori. Inoltre risulta imperativo ridurre l’apporto di sale nei cibi (dieta iposodica); può risultare utile l’utilizzo di succedanei del sale da cucina, che troviamo in farmacia.
L’attività fisica praticata in modo costante aiuta nell’eliminazione dell’eccesso ponderale e costituisce un mezzo per un miglior controllo dei valori pressori: non tutte le attività sono indicate: trovano controindicazione tutti gli sforzi di tipo isometrico o che prevedano un impegno eccessivo o una continua variazione dell’impegno muscolare (ad es. sollevamento pesi, body building, tennis, sci): utili camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta. L’impegno fisico deve essere sempre iniziato in modo graduale e aumentare progressivamente: come per gli atleti l’allenamento è un fattore deicisivo.
Il controllo dello stress è forse il problema più difficile da gestire nel mondo moderno: significa affrontare la vita e le sue difficoltà con un animo diverso: in alcuni casi tecniche come psicoterapia, yoga, tecniche di rilassamento e meditazione trascendentale possono risultare utili. Infine anche se la terapia non farmacologica raggiunge lo scopo di normalizzare i valori tensivi, è sempre necessario continuare con le misure non farmacologiche e monitorizzare nel tempo i valori pressori che nel tempo potrebbero riprendere la loro corsa verso l’alto.