Se non si può parlare propriamente di “cura” con lo sport va detto che l’attività fisica, il training controllato da personale addestrato, la riabilitazione sono fattori favorevoli nella evoluzione e nella prognosi delle malattie cardiovascolari più diffuse (cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, arteriopatie periferiche, ecc.).
Riguardo alle ripercussioni sul cuore dell’attività agonistica in atleti top-level sono soprattutto frequenti fenomeni di ipertrofia ventricolare sinistra, aritmie ipocinetiche (bradicardie spiccate , blocchi atrioventricolari), ecc., che però sono un adattamento all’intenso stress fisico che di solito regredisce col ridursi del livello di allenamento. In ogni caso per una trattazione completa le consiglio di far riferimento alle review presenti nella Letteratura scientifica, che sono molte e ben fatte.