Ho 43 anni, ho subito un episodio diagnosticato come raro esempio di
Tachicardia ventricolare fascicolare (210 bpm all'arrivo al DEA) risolta solo dopo somministrazione di
Verapamil. Dopo un periodo di
Terapia intensiva e successiva degenza in cardiologia sono stato dimesso dopo alcuni giorni con terapia 3x80 mg appunto di verapamil; mi è stata prospettata l'eventualità di una ablazione transcatetere per la soluzione definitiva (questo è il primo episodio di questa entità). Volevo sapere quanto è opportuno intraprendere questa strada, quali sono gli eventuali rischi e qual è l'alternativa, se è un fenomeno che regredisce spontaneamente col passare degli anni o se dovrò assumere questo farmaco per tutta la vita, e in questo caso quali sarebbero gli effetti collaterali. Grazie.