Salve, sono un uomo di 45 anni. Sono in cura per una prostato vescicolite cronicizzata dopo un episodio acuto del febbraio 2016. Vari cure antibiotici/antifiammatori/integratori/alfa-litici non hanno risolto il problema per circa 7 mesi, invece quando il medico curante ha cambiato la cura antibiotica da 10 gg (scarsi risultati) in 30giorni mi sento meglio, ma 10-15 giorni dopo la terapia iniziano da capo i sintomi:
La mia domanda è perché (secondo il medico il batterio isolato nella spermiocoltura s.aereus non è la causa di prostatite) quando prendo antibiotico sento meglio e quando lo fermo iniziano i fastidi? Ci sta una soluzione per combattere il batterio nella prostata direttamente (no più con le capsule, ho preso ultimamente 3 cicli da 30 giorni)? E perché mi fa male la parte sinistra (il dolore parte dalla schiena, lungo uretra fin al glande)? Grazie per un vostro parere, cordiali saluti.
Gentile lettore, se è stato isolato un microrganismo patogeno e non da contaminazione esterna, sicuramente viene dato dal laboratorio anche un antibiogramma da cui è possibile impostare una antibioticoterapia più mirata. Detto questo poi si ricordi che, in presenza di questi problemi andro-urologici, oltre alle indicazioni terapeutiche mirate ricevute dal suo urologo di fiducia, possono essere utili anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:
Un cordiale saluto.