Egr. Professori,Vi scrivo per illustrarVi il caso della mia compagna affetta da glaucoma terminale ad un occhio.Si tratta di una ragazza di 39 anni che soffre sin da piccola di glaucoma congenito; per questo è stata operata una prima volta molti anni fa e da allora mantenuta sotto osservazione presso il Centro Glaucoma del Policlinico di Catania. Tuttavia con la recente gravidanza, la sospensione/sostituzione dei colliri potenzialmente "dannosi" per il feto, le ha provocato una degenerazione del glaucoma, sino a condurlo allo stadio terminale e tanto da costringerla ad un nuovo intervento all’occhio. L'intervento sembrerebbe riuscito, se non fosse per una bozza che continua a formarsi nella zona operata, che le ostruisce il canale provocandogli un innalzamento della pressione oculare; così ormai da qualche mese è costretta a recarsi settimanalmente presso il Centro Glaucoma dove è in cura per controlli ed eventualmente intervento con puntura in modo da riaprirle il canale oculare.Volevo domandarVi anzitutto se ravvedete una soluzione “definitiva” per la bozza che continua a formarsi, ma soprattutto, e questo è quello che più ci sta a cuore, se esiste una qualche maniera per recuperare il campo visivo quasi totalmente oscurato a causa della sofferenza patita dal nervo ottico nelle varie volte in cui ha avuto la pressione oculare molto alta.Speranzoso in una Vostra positiva risposta, Vi porgo i miei più distinti saluti.Salvatore
Risposta del medico
Dr. Silvio Zuccarini
Specialista inOftalmologia
purtropppo non esiste terapia in grado di recuperare una atrofia ottica.