Questo farmaco di cui lei ha sentito parlare e di cui non ricorda il nome, è, verosimilmente, “adefovir dipivoxil”. Esso è il secondo analogo nucleosidico ad essere stato approvato negli Stati Uniti per la cura dell’epatite cronica B, dopo la lamivudina. Attualmente si trova in in fase avanzata di sperimentazione, anche in Italia, e sembra che dia risultati eccellenti. La probabilità di sviluppo di resistenza ad adefovir è bassa.