Gentilissimi Dottori, ho 28 anni e sono un soggetto allergico. Soffro di allergia ai pollini di ulivo e graminacee (di cui ne sono a conoscenza sin dall'infanzia), ma da un anno ho scoperto (dopo visita da allergologo) di avere una allergia molto grave a frutta fresca e secca. Non l'ho scoperto prima in quanto non ho mai amato la frutta.
Negli ultimi mesi, a seguito di gonfiori addominali e crampi, mi è stato consigliato di effettuare un test per le intolleranze, cosa che ho fatto. Volevo chiederVi perché risultano intolleranze a farinacei e lattosio, e non a frutta di ogni tipo. Sono alquanto perplessa dato che (faccio un esempio) sono allergica alla pesca, e non poco, ma nel test l'intolleranza alla pesca è pari a 0. Vorrei togliermi questa curiosità, Perché fondamentalmente, non ho mai creduto a test che non hanno valore scientifico. Vi ringrazio anticipatamente e ne approfitto per porgerVi i miei più cordiali saluti.
La diagnosi di intolleranza/allergia ai cibi necessita non solo di test ma anche di una storia clinica che confermi il sospetto. In mancanza di questi due fattori non si può parlare di patologia. È buona norma evitare i cibi di cui si constata l'associazione a sintomi di intolleranza.