È da qualche anno che soffro di un disturbo che mi sta disttuggendo la vita. Parlo dei “tic” vari tic alla testa, occhi.. vorrei sapere come posso muovermi, chi contattare per seguire un percorso insieme. Grazie in anticipo.
Salve, mi sento di tranquillizzarla circa la non gravità del disturbo, invitarla a prestare poca attenzione al sintomo, laddove è possibile si può tentare una soppressione volontaria, anche se non è sempre praticabile. Tuttavia spesso emergono difficoltà di socializzazione, ritiro sociale, umore depresso, soprattutto nella fase adolescenziale/adulta, in cui l’incontro ed il confronto con il gruppo dei pari è fondamentale per la definizione della propria identità e personalità. Ai tic si accompagnano spesso sentimenti di vergogna, di frustrazione in seguito a rifiuto degli altri e all’ansia per il timore di insorgenza della manifestazione in pubblico. Nei casi in cui il disturbo da tic persiste per oltre un anno, il che avviene soprattutto in presenza di tic complessi, e in cui vi sia una significativa compromissione delle varie aree esistenziali, si effettuerà un vero e proprio intervento psicoterapeutico cognitivo comportamentale da integrare eventualmente con un intervento farmacologico, prescritto sotto stretto controllo specialistico, che prevede la somministrazione di antidepressivi di nuova generazione in associazione o meno con antipsicotici a basso dosaggio. L’intervento farmacologico va riservato esclusivamente ai casi più gravi e complessi, soprattutto se associati a disturbi comportamentali. Infatti non esistono farmaci specifici per questo disturbo; piuttosto esistono molti farmaci, anche di uso frequente, che possono provocarlo, attraverso un iperstimolazione del sistema nervoso centrale. Saluti cari