Titolazione della gastrinemia con terapia di IPP in corso e passaggio a ranitidina
Gentili Dottori,
per curare un'ulcera duodenale dovetti iniziare una terapia a base di IPP ( esomeprazolo). Dopo 4 settimane di cura e di dieta rigida, non notando miglioramenti, mi fu consigliato dal gastroenterologo di eseguire con terapia in corso la titolazione della gastrinemia. Il valore, piuttosto basso, rientrava nel range e quindi mi fu detto che su di me tutti gli IPP non avevano alcun effetto e che avrei dovuto passare alla Ranitidina. Negli anni mi sono confrontato con diversi Gastroenterologi e devo dire di avere riscontrato sempre parecchia perplessità e titubanza su questo argomento: c'è chi non era assolutamente d'accordo e che quindi mi consigliava di continuare con gli IPP , c'è chi sorvolava come se non sapesse di cosa stessi parlando e c'è chi annuiva come se fosse d'accordo. Insomma qualcuno può dirmi dove sta la verità? io in questi anni ho sempre usato la ranitidina, in quanto mi sono fidato di quel gastroenterologo, non proprio l'ultimo arrivato. Qualcuno può darmi risposte certe e argomentate? Grazie mille
Risposta del medico
Dr. Marcello Picchio
Specialista inChirurgia generale e Gastroenterologia
Il dosaggio della gastrina non è un indice di efficacia della terapia con farmaci inibitori della pompa protonica.