Buongiorno e grazie in anticipo per il servizio offerto.
Scrivo perchè sono preoccupato per la mia ragazza. Lei ha 20 anni, e circa un mese fa ha cominciato ad avere sintomi quali tosse, raffreddore, naso chiuso. Pensando si trattasse di una normale e comune infezione delle vie respiratorie, non è andata immediatamente dal medico. Tuttavia la situazione ha cominciato a diventare preoccupante quando sono passate circa 2 settimane e la situazione non accennava a migliorare.
Così si è recata dal medico il quale ha ipotizzato, tra le varie cose, che potesse essere una forma di allergia, e infatti le ha prescritto un antistaminico, assieme a qualche spray nasale, qualche giorno di aerosol e una bustina di bentelan. Subito ha cominciato la cura ma i miglioramenti sono stati meno che lievi. Nel frattempo da circa una settimana lei lamenta dolore più o meno forte nella zona del fianco sinistro. Si è recata anche al pronto soccorso, dove hanno escluso problemi renali e hanno associato questo dolore al fatto che lei non riesce ad andare spesso in bagno. Dunque hanno incolpato l'intestino per tale dolore, e le hanno dato dei farmaci per facilitare l'evaquazione e nel frattempo una dieta quasi solo brodo per 5 giorni. Nel frattempo i sintomi di tosse, raffreddore e naso chiuso sono aumentati e lei si è recata di nuovo dal medico, il quale le ha prescritto l'antibiotico Augmentin.
Nel frattempo, adesso sono già 3 giorni che lei lamenta un fortissimo dolore alla mandibola. Si sente disperata, è un mese ormai che non sta bene, e io non so come aiutarla. In più si stressa ulteriormente perchè questa situazione la costringe a stare a casa e "trascurare" l'università. Mi chiedo se ci sia un nesso, un legame, tra tutte queste cose o sono solo "coincidenze". Mi chiedo se fa bene a prendere l'antibiotico oppure prima di prenderlo si sarebbe dovuto indagare un pochino più a fondo, e mi chiedo quali esami specifici potrebbe fare per venire a capo di questo problema una volta e per tutte.
Vi ringrazio ulteriormente per il vostro aiuto.
Mi sembra davvero importante che consulti al più presto nuovamente il suo medico curante.