Gentile signora o signorina, la domanda o meglio le domande che mi pone non prevedono una risposta contenibile in questo spazio. Le bronchiettasie, quando hanno una causa genetica, come nel suo caso, hanno naturalmente un variabile grado di progressione in considerazione del numero ed importanza delle riacutizzazioni oltre, come sempre per tutte le patologie polmonari, il grado di esposizione ad inquinanti inalabili quali il fumo di sigaretta e lo smog. L'intervento chirurgico non è, di norma in questi casi, indicato in quanto, potenzialmente, riducendo la massa del polmone e favorendo l'espanzione della porzione rimanente le forze di trazione conseguenti favorirebbero l'insorgere di nuove bronchiettasie. La terapia va studiata attentamente variandola da paziente a paziente seguendo il concetto della terapia "cucita addosso" al singolo soggetto. Quello che deve porsi come obiettivo principale è la drastica riduzione del numero e della gravità delle recidive.