Delle variazioni rapide di pressione (come quelle che avvengono all'atterraggio e nel decollo di un aereo) possono provocare una cefalea per l'impossibliità di equilibrare la pressione all'interno dei seni paranasali e l'intervento che ha già eseguito sui turbinati spesso determina la risoluzione della sintomatologia. Credo che proprio il sostanziale fallimento di questo intervento sia stato decisivo nel rendere i collleghi titubanti a proporre un intervento di svuotamento dei seni paranasali, che è molto più complesso, comporta una anestesia generale e presenta dei rischi decisamente maggiori, a fronte del fatto che nessuna garanzia di successo può essere fornita. Temo tuttavia che tale intervennto rappresenti l'unica possibile soluzione,