Difficile, anzi impossibile, dare una soluzione immediata a un problema come il suo, che rientra nel quadro del dolore pelvico cronico, con probabilmente una forte componente di nevralgia del nervo pudendo. In effetti lei ha assunto quasi tutte le terapie farmacologiche solitamente consigliate per questo tipo di patologia. Potrebbero essere utili anche altri esami soprattutto per lo studio della vescica per escludere che l'epicentro dei suoi disturbi sia proprio quell'organo. Perciò potrebbe servire sottoporsi a esame urodinamico e cistoscopia. Fra le terapie (ma parlare di terapia senza avere una certezza della diagnosi è poco sensato) sembrano associarsi a risultati sempre più promettenti la stimolazione del nervo tibiale e l'ancor più classica stimolazione eletrica funzionale con una piccola sonda in vagina.
L'importante è che per un simile disturbo, lei faccia riferimento a centri e specialisti (ginecologi, uroginecologi, urologi, neurourologi...) che si occupano in modo specifico di questa patologia.