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Esperto Risponde

una patologia di difficile ma non impossibile soluzione

Sono Rosy, ho appena compiuto 60 anni, da 3 anni soffro di un dolore al pavimento pelvico sempre più intenso. Avverto dolori vaghi, dolori simili a punture di spilli, sensazioni di bruciore, dolori da pungiglioni, sensazione di freddo, sensazione di un forte dolore nel retto e nella vagina. Il dolore solitamente peggiora quando sono seduta e diminuisce quando sono in piedi; sdraiata alcune volte avverto beneficio altre volte sono costretta ad alzarmi. Alcune volte avverto beneficio seduta sul sedile della toilette. Il dolore alcune volte è assente il mattino al risveglio e si aggrava progressivamente durante il giorno per arrivare a livelli massimi la sera e attenuarsi dopo essermi coricata. Frequentemente sia di giorno che di notte devo urinare, Il dolore è spesso localizzato unilateralmente, si manifesta anche centrale o bilaterale; le pungiture sono avvertite maggiormente nel lato dx .Temo gli spostamenti in macchina, ogni sussulto è un dolore impossibile da sopportare.Se il dolore acuto mi capita mentre cammino, sono costetta a fermarmi, pertanto sono costretta a restare in casa.Ho consultato n. 2 ginecologi, una fisiatra, un neurologo, un urologo. Ho effettuato anche sedute di agopunturama, il problema non è stato risolto.Ho eseguito i seguenti esami: Ecografia addome, RM rachide lombosacrale, RX bacino colonna vertebrale L. sacrale Ho utilizzato anche i seguenti antidolorifici: Ala-sod, Rivotril, Lyrica, Pelvilen forte, Normast, Co-efferalgan, Anantyium, Laroxyl, Contramal, ecc più varie creme, ovuli e gel locali.La informo che sono cardiopatica e diabetica e seguo le terapie corrispondenti.Ho fiducia in Lei, mi dica cosa devo fare, sto impazzendo.In attesa di ricevere il Suo aiuto, La saluto cordialmente.Rosy
Risposta del medico
Prof. Maurizio Serati
Prof. Maurizio Serati
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Difficile, anzi impossibile, dare una soluzione immediata a un problema come il suo, che rientra nel quadro del dolore pelvico cronico, con probabilmente una forte componente di nevralgia del nervo pudendo. In effetti lei ha assunto quasi tutte le terapie farmacologiche solitamente consigliate per questo tipo di patologia. Potrebbero essere utili anche altri esami soprattutto per lo studio della vescica per escludere che l'epicentro dei suoi disturbi sia proprio quell'organo. Perciò potrebbe servire sottoporsi a esame urodinamico e cistoscopia. Fra le terapie (ma parlare di terapia senza avere una certezza della diagnosi è poco sensato) sembrano associarsi a risultati sempre più promettenti la stimolazione del nervo tibiale e l'ancor più classica stimolazione eletrica funzionale con una piccola sonda in vagina. L'importante è che per un simile disturbo, lei faccia riferimento a centri e specialisti (ginecologi, uroginecologi, urologi, neurourologi...) che si occupano in modo specifico di questa patologia.
Risposto il: 21 Febbraio 2012