Non è vero che la paracentesi in sè è potenzialmente dannosa per il paziente affetto da cirrosi epatica. Soprattutto se è condotta in maniera appropriata (contemporanea somministrazione di albumina ev). E' chiaro che l'indicazione alla paracentesi va posta con giudizio e se non strettamente necessaria va cercata di evitare. Tuttavia molti studi clinici affidabili confermano che sia la paracentesi sia la terapia diuretica hanno le stesse implicazioni e sono da considerare pressocchè sullo stesso piano, essendo la prima più celere nel dare una risposta terapeutica (miglioramento dell'ascite). Parecentesi ripetute settimanalmente ad un malato anziano di cirrosi epatica non possono, di per sè accorciargli la vita, più di quanto non faccia la terapia diuretica protratta.