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Esperto Risponde

uso di resine acriliche

Buongiorno, spero di aver inserito il tema giusto della domanda che riguarda l'inalare la resina delle ricostruzione unghie nel negozio presso il quale io e le mie colleghe lavoriamo. Ci sono sorti dei dubbi riguardo il materiale usato da questa ragazza che lo pratica, perche' oltre alla puzza eccessiva e insopportabile anche per le clienti stesse, continui mal di testa e anche vomito! In più viene effettuato in un angolo di negozio senza aspiratori adeguati al tipo di lavoro e senza finestre vicine da tenere aperte. Non e' la ricostruzione unghie che si fa' sotto lampade uv, metodo sicuramente piu' attuale e INODORE, ma con una polvere e un liquido che uniti si legano tra loro creando un legame chimico. Noi crediamo che non faccia bene ai nostri polmoni respirare queste sostanze tossiche in ambienti non adeguati, anche se ci e' stato detto che non succede nulla dalla persona che lo effettua. Clienti dottoresse non la pensano proprio cosi' e noi vorremmo capire piu' a fondo come comportarci e come farlo capire al nostro datore di lavoro. Grazie
Risposta del medico
Specialista in Medicina del lavoro
Gentile utente, da quanto esposto trattasi probabilmente di resina acrilica, a conferma, può leggere la scheda di sicurezza del prodotto, obbligatoria per legge per i produttori. Nella medesima scheda troverà i componenti del prodotto, le frasi di rischio sulla pericolosità ed effetti delle sostanze contenute, i dispositivi di protezione individuale (DPI) da utilizzare nella manipolazione del prodotto (guanti, maschere protettive..), etc..In ogni caso, la normativa di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prevede in obbligo al datore di lavoro, che i lavoratori esposti a rischi lavorativi specifici (come in questo caso) devono essere visitati da un medico competente nominato dallo stesso ddl, il quale provvederà a tutelare il lavoratore, a vario titolo, con oneri tutti a carico del datore di lavoro.
Risposto il: 10 Gennaio 2012