Salve, qualche settimana fa dopo una giornata intera al mare, mi sono preso una bella ustione alla schiena, con rossore molto evidente e bollicine che successivamente hanno comportato la desquamazione della pelle morta. Consultando un dermatologo mi ha consigliato di usare due creme diverse, una la mattina, una la sera e assumere un integratore per nutrire la pelle. Tuttavia dopo quella visita, anche a causa delle parole delle dal dermatologo è iniziato un vero e proprio circolo vizioso nella paura di poter sviluppare un tumore cutaneo. Secondo il dermatologo pagherò questa ustione solare nel corso degli anni 20-25 con la possibilità di sviluppare un tumore cutaneo o un melanoma. Da quel giorno non penso ad altro ed è diventata una vera e propria ossessione, sto persino evitando le esposizioni solari, e il mare in generale. Vorrei avere un ulteriore parere riguardo questa situazione, anche per chiarirmi il quadro della situazione. Grazie in anticipo..
Le ustioni solari ripetute soprattutto in giovane età sono legate ad un aumentato rischio di sviluppare melanoma. Se lei non ha l'abitudine di ustionarsi al sole, non c'é motivo di preoccuparsi eccessivamente, sfrutti le nuove conoscenze per una più scrupolosa protezione dal sole in futuro. L'esposizione solare cumulativa negli anni sembra invece essere correlata ad un maggior rischio di sviluppo di non-melanoma skin cancer (cheratosi attiniche, carcinomi squamocellulari e carcinomi basocellulari). Anche in questo caso é importante una scrupolosa fotoprotezione tutta la vita. Da notare che la fotoprotezione non va intesa semplicemente solo come "mi metto la crema solare". Significa: non esporsi al sole nelle ore centrali del giorno, proteggere le parti esposte con tessuti fotoprotettivi con SPF integrato, indossare occhiali da sole adeguati, evitare la permanenza vicino ad ampie superfici vetrate, assumere una dieta ricca di antiossidanti ed eventualmente integratori specifici. Purtroppo in Italia, come per altre importanti problematiche di salute, non vi é uno straccio di adeguata informazione sanitaria e, quindi, la dimensione del problema e gli opportuni rimedi non sono affatto conosciuti dalla popolazione.