Mia madre, 75 anni, affetta da cirrosi epatica da virus C, a metà giugno ha eseguito il suo controllo semestrale ECT addome superiore con diagnosi: >. Il 9 luglio ha eseguito un esame TAC con diagnosi: Fegato di volume aumentato con ipertrofia del lobo caudato, ove si apprezza, anteriormente alla vena cava inferiore la presenza di una piccola massa ipervascolare, iperdensa in fase arteriosa precoce compatibile con piccolo HCC. Vie biliari non dilatate. Pancreas e milza nella norma. Reni in sede, di volume normale con regolare spessore cortico-midollare; vie escretrici non dilatate. Non processi espansivi in sede surrenalica, bilateralmente. Normale il calibro dei grossi vasi retroperitoneali. Non si dimostrano adenopatie retroperitoneali>>. Esami di laboratorio: - AlfaFP metodo CHL: 6.2 ng/ml (valore di rif. fino a 8.00); - AST: 44.00 U/L - ALT: 68.00 U/L - Bilirubina totale: 0.96mg/dl - Ammoniemia: 51.00 mcg/dl - Fosftasialcalina: 177 UI - Glicemia: 1.24 gr/l - Elettroforesi delle sieroproteine: Albumina 53,4 (val. rif.: 50.0-69.0); Gamma 21,8 (val. rif.: 10.0-21.0); altri valori nella norma Sono in ansia con i suddetti dati è certo che si tratti di HCC? Cosa fare e con quanta urgenza? Considerato che risiediamo a Taranto, sono presenti ottimi centri nella mia città o regione? Altrimenti dove? GRAZIE
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Non è possibile essere certi che si tratti di HCC. Potrebbe essere utile fare un agoaspirato sul nodulo per una maggiore precisione diagnostica. Può rivolgersi alla Gastroenterologia dell’Ospedale di S. Giovanni Rotondo (Prof Andriulli).