Ho casualmente rilevato un valore elevato di antimonio nel mineralogramma, valore poi confermato da analisi del sangue e delle urine. Le analisi di acqua e alimenti hanno tutte dato esito negativo. Poiché gli stessi valori elevati sono emersi dalle analisi delle urine di mio marito, abbiamo fatto analizzare l'aria nei due appartamenti ( abitiamo una parte della settimana in un posto e i restanti giorni della settimana in un altro posto) e di un'auto che usiamo entrambi. Nell'attesa dei risultati delle analisi dell'aria, per 7 giorni ho evitato di abitare in uno degli appartamenti( andando in hotel in quei giorni in cui sarei dovuta andare nel secondo appartamento) al fine di riuscire ad escludere l'esposizione almeno per uno dei due appartamenti. Dopo 7 giorni ho rifatto le analisi delle urine ed ho avuto un risultato peggiore che nella precedente analisi: 3.3, a fronte di un valore di riferimento < 0.2( la prima analisi urine:2.1). Come devo interpretare il risultato di queste ultime analisi: 1) ho scelto di abitare nella casa " infestata" ed escluso quella "sana" , oppure : 2) è possibile che , a causa di una esposizione durata verosimilmente per molti anni ( valore nel sangue=5 , a fronte di valore riferimento < 0.2), l'antimonio compaia così massicciamente nelle urine anche dopo 7 giorni dalla fine dell'esposizione?