La Venlafaxina, a differenza della Paroxetina che è unicamente un ISSR ( inibitore selettivo del re-uptake della serotonina ), inibisce anche il re-uptake della noradrenalina. Questo vuol dire, in parole povere, che aumenta la concentrazione di noradrenalina nel sangue. Siccome la noradrenalina è una sostanza che aumenta la pressione ed aritmogena sul cuore, in presenza di precise condizioni predisponenti, se ne sconsiglia l’uso nei pazienti cardiopatici. Per queste ragioni la Venlafaxina, secondo quanto stabilito dall' inglese CSM (Committee on Safety of Medicines), non dovrebbe essere impiegata nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca e coronaropatia in presenza di anomalie dell’ECG, tra cui preesistente prolungamento dell’intervallo QT, nei pazienti con alterazioni elettrolitiche e nei pazienti affetti da ipertensione di grado almeno moderato. Va da sé, che se Lei non rientra in queste categorie di pazienti (e dall' anamnesi che mi ha fornito non mi sembra), può assumere il farmaco senza temere particolari effetti dannosi sul cuore, assecondando l'indicazione dello specialista Neurologo.