Egregio dottore, ho 78 anni e lo scorso anno fa mi hanno diagnosticato attraverso una tac una pericardite con versamento che mi è stato aspirato di circa due litri e mezzo all’osp. San camillo di roma l’esame
Citologico del liquido pericardico è risultato negativo a fattori tubercolari e neoplastici, sembrerebbe di natura idiomatica come mi è stato riferito orbene la terapia che mi è stata assegnata è a base di cortisone, ma mi è stata fatta sospendere e quest’anno precisamente dopo pasqua da ulteriori controlli sempre fatti sistematicamente ogni 30 40 giorni mi sono dovuto sottoporre a nuova aspirazione del liquido pericardico di circa 800cc tra l’altro sono andato in
Fibrillazione atriale e sono stato defibrillato il giorno successivo all’aspirazione del liquido quindi sono stato ricoverato presso la clinica santa famiglia di Roma seguito dal cardiologo Pompili per una
Riabilitazione cardiaca in forma molto leggera, ora a distanza di due mesi l’eco cardio color doppler dà di nuovo presenza di liquido pericardico, premetto che godo di buona salute e non ho mai accusato dolori se non una stanchezza e fatica quando faccio dei piccoli lavori domestici ma ho notato una pesantezza sulle spalle, pur comprendendo di non aver fornito dettagliate notizie al riguardo ma mi riservo di farlo se lei volesse le chiedo gentilmente qualche consiglio perché sono sfiduciato e non so a chi rivolgermi anche perché tutti i dottori cardiologi minimizzano ma mio figlio insiste affinché si vada fino in fondo per trovare una soluzione se esiste, la ringrazio e mi scuso per non chiara esposizione, resto in attesa di una sua gentile risposta.