Le principali vie di trasmissione del virus dell'epatite B sono quattro: 1) Verticale (perinatale), quando una madre infetta trasmette il virus al figlio durante il parto. 2) Conviventi: la trasmissione del virus da un individuo all'altro all'interno dello stesso nucleo domestico. Generalmente è trasmesso attraverso saliva infetta (anche se non sia visibile sangue), sangue o altre secrezioni fisiologiche attraverso graffi o lesioni. 3) Parenterale: la penetrazione cutanea da parte di un oggetto contaminato con il virus dell'epatite B. La fonte di infezione più comune è sangue infetto con HBV trasmesso attraverso via endovenosa, ad es. tossicodipendenza, tatuaggi, buchi alle orecchie, punture accidentali con siringhe. etc. 4) Sessuale: omosessuali uomini e uomini e donne eterosessuali con partner multipli sono ad alto rischio per l'epatite B a causa della loro continua esposizione a secrezioni fisiologiche potenzialmente infette quali sangue, sperma e secrezioni vaginali. Anche il bacio profondo può essere un possibile veicolo. In una coppia in cui uno dei due partner è infetto, la probabilità di trasmissione arriva anche al 40% per un singolo rapporto. Dopo un'epatite acuta la possibilità di contagiare può durare sei mesi. Nelle epatiti croniche si è contagiosi per tutta la vita. Naturalmente la capacità contagiante è funzione della carica virale, che varia da caso a caso e da momento a momento. Gli insetti, comprese le cimici ematofaghe, per quanto è noto, non trasmettono il virus.